
La serie Netflix “Adolescence” ha colpito così profondamente il pubblico britannico da convincere il Primo Ministro Keir Starmer a sostenere personalmente la sua distribuzione in tutte le scuole secondarie del Regno Unito. Un fenomeno televisivo che da semplice intrattenimento si è trasformato in un potente strumento educativo per affrontare temi scottanti come la misoginia online e la radicalizzazione digitale dei giovani.
Un successo senza precedenti
Uscita il 13 marzo 2025, “Adolescence” ha rapidamente conquistato pubblico e critica, ottenendo il 100% di recensioni positive su Rotten Tomatoes[6]. La serie ha infranto ogni record diventando la prima produzione in streaming a dominare le classifiche settimanali di visualizzazione nel Regno Unito, con 24,3 milioni di visualizzazioni nei primi quattro giorni e raggiungendo l’incredibile cifra di 66,3 milioni in appena due settimane.
Ma cos’ha di tanto speciale questa serie? “Adolescence” racconta la storia di Jamie Miller, un tredicenne arrestato per l’omicidio di una compagna di classe. Attraverso quattro episodi, ognuno girato in un’unica impressionante ripresa continua, la serie esplora le conseguenze della radicalizzazione online dei giovani ragazzi e l’impatto devastante della cultura incel e della misoginia sul comportamento adolescenziale.
Come sottolineato da un insegnante americano: “Cattura la profondità delle emozioni degli adolescenti, evidenzia le lacune nella comprensione dei genitori delle attività dei loro figli e fa luce sulle vaste vite online di cui molti adulti rimangono all’oscuro”.
L’intervento diretto del Primo Ministro
Il 31 marzo 2025, il Primo Ministro Keir Starmer ha ospitato a Downing Street i creatori della serie, Jack Thorne e Jo Johnson, insieme a rappresentanti di organizzazioni di beneficenza e giovani, per discutere le problematiche sollevate dalla serie.
“Da padre, non l’ho trovata una visione facile”, ha ammesso Starmer, aggiungendo che il dramma è così potente perché mostra eventi che “potrebbero accadere a chiunque”. “Risuona immediatamente con le paure e le preoccupazioni, non solo dei giovani… ma anche onestamente le paure e le preoccupazioni di genitori e adulti in tutto il paese”.
Durante l’incontro, Starmer ha sottolineato come non ci sia “una soluzione magica” a questi problemi, definendoli “quasi una questione culturale”. Ha inoltre dichiarato di aver guardato la serie con i propri figli adolescenti, evidenziando l’importanza di “avere una conversazione aperta sui cambiamenti nel modo in cui comunicano, sui contenuti che vedono ed esplorare le conversazioni che hanno con i loro coetanei”.
Un’iniziativa educativa rivoluzionaria
In seguito a questo incontro, Netflix ha annunciato che “Adolescence” sarà messa a disposizione gratuitamente in tutte le scuole secondarie britanniche. Anne Mensah, Vicepresidente dei Contenuti per il Regno Unito di Netflix, ha dichiarato: “Siamo incredibilmente orgogliosi dell’impatto che la serie ha avuto e siamo felici di poterla offrire a tutte le scuole del Regno Unito”. L’iniziativa, appoggiata dal Primo Ministro, include anche materiali didattici per educatori, genitori e tutori per facilitare discussioni sui temi difficili affrontati dalla serie. Come ha sottolineatoJack Thorne: “Abbiamo creato questo show per iniziare una conversazione. Volevamo chiedere come possiamo combattere questa crescente crisi. Quindi avere l’opportunità di portarlo nelle scuole va oltre le nostre aspettative”.
Un impatto sociale che supera i confini dell’intrattenimento
Il successo di “Adolescence” va ben oltre i numeri di visualizzazione. La serie ha innescato un dibattito nazionale sui pericoli dell’ambiente digitale per i giovani e sulla necessità di affrontare temi come la misoginia e la violenza contro le donne. Come ha sottolineato la deputata laburista Anneliese Midgley, la serie potrebbe essere “strumentale nella lotta contro la misoginia e la violenza contro donne e ragazze”.
Particolarmente interessante è notare come la serie trascenda barriere sociali e generazionali. Stephen Graham, co-creatore e attore, ha raccontato di essere stato avvicinato da una coppia anziana benestante così come da un giovane lavoratore d’albergo, tutti profondamente colpiti dal messaggio della serie.
Le reazioni del pubblico e il messaggio
Le reazioni del pubblico alla serie sono state prevalentemente positive, ma non prive di sfumature. Alcuni genitori, come notato su social media, hanno equivocato il messaggio, incolpando la vittima piuttosto che comprendere la critica alla cultura incel. Questo dimostra quanto sia importante il progetto di portare “Adolescence” nelle scuole, accompagnata da una guida adeguata. La serie esplora come i giovani ragazzi possano essere attratti in questi spazi online tossici, l’impatto della radicalizzazione digitale e le conseguenze che può avere sulle azioni nella vita reale. La serie rivela come ciò che può apparire come post innocui sui social media possa assumere significati completamente diversi una volta interpretati correttamente.
Conclusione
Il caso di “Adolescence” rappresenta un fenomeno unico nel panorama mediatico: una serie televisiva che da prodotto di intrattenimento diventa strumento educativo nazionale con il sostegno diretto del Primo Ministro. In un’epoca in cui l’adolescenza è resa ancora più complessa dalla dimensione digitale, questa iniziativa potrebbe rappresentare un modello di come l’arte possa non solo riflettere i problemi sociali ma anche contribuire attivamente a risolverli, stimolando conversazioni necessarie tra genitori, educatori e giovani.
Come ha affermato un insegnante: “Credo che ogni insegnante, personale scolastico e ogni genitore di bambini di qualsiasi età dovrebbe vedere questa serie e dedicare del tempo a riflettere sui suoi messaggi”. Una considerazione che, grazie all’iniziativa del governo britannico, diventerà presto realtà per milioni di studenti nel Regno Unito.